INFLAZIONE MONETARIA GLOBALE
L’incertezza economica, accostata alle precedenti azioni delle banche centrali (specialmente la FED) per sostenere artificialmente i mercati, sta iniziando a prendere piede.
L’iperinflazione non è un termine nuovo, tanti paesi hanno visto questo accadere nel passato, come per esempio la Germania nel 1922 quando la Reichsbank ha garantito stampa illimitata di denaro, il Venezuela dal 2016, anche questo causato principalmente da una pesante stampa di denaro e, naturalmente, non dimentichiamo i potenti Stati Uniti durante la guerra civile del 1861-1865 che ha portato all’inflazione mostrata nell’immagine di seguito che non richiede ulteriori commenti. I prezzi dell’ oro dal 1861 al 1864 passarono da 20,67 a 47,02 dollari (+127,5%).
Questi momenti di iperinflazione tendono a verificarsi dopo una guerra, tuttavia questa volta non si tratta di una guerra tra esseri umani ma di una guerra contro un microrganismo che sta minacciando l’economia mondiale. La risposta della Federal Reserve è stata la stampa di denaro, e l’inondazione dei mercati è arrivata a livelli senza precedenti; di fatti trilioni di dollari sono stati tirati fuori dal nulla.
Indipendentemente dalle opinioni riguardanti la la banca centrale Americana, se le loro azioni siano giustificate o meno, una cosa è certa: la dinamica della domanda e dell’offerta. Un’offerta eccessiva farà scendere il valore del dollaro Americano e creerà un’inflazione che alcuni paesi del terzo mondo stanno iniziando a conoscere.
COPERTURA DEL RISCHIO
Per proteggersi da questo tipo di reazione inversa, gli investitori si rifugiano nel loro metallo giallo preferito: l’oro. Se non lo facessero, vedrebbero diminuire il potere d’acquisto del loro capitale/strumenti finanziari.
All’inizio di una crisi, gli investitori scaricano i loro assets rischiosi e non rischiosi alla disperata ricerca di contanti. Questo picco di domanda sulle valute ufficiali, tipicamente il dollaro USA, lo rafforza, come si può vedere dall’indice del dollaro.
Una volta che questa domanda di contanti si stabilizza, il concetto dell’eccesso di offerta creato dalla banca centrale degli USA inizia a venire alla luce e questo è il momento in cui gli investitori tendono ad affollare i paradisi sicuri.
DIVIETO ALL’ ORO (SPECULAZIONE)
Un gestoredi alto profilo di un hedge fund europeo ha affermato che crede che i governi possano vietare la proprietà privata d’oro per evitare un’eccessiva svalutazione delle loro valute e quindi inflazione (con possibile iperinflazione).
Questo ha senso perché questo ciclo di crisi/stampa/inflazione si è ormai ripetuto troppe volte e si potrebbe arrivare al livello che potrebbe svalutare le valute fino ad un punto di non ritorno. Se i Governi applicano questa teoria è perché, probabilmente, credono anche loro che possa succedere.
BITCOIN
Bitcoin sta avendo il suo momento dell’ “ora o mai più”, tutto è in ordine per farsi avanti e far vedere al mondo il suo valore. Se non approfitta di questa opportunità, potrebbe essere preoccupante per il suo futuro.
Originariamente, Bitcoin è stato creato come una sorta di contante elettronico. Con il passare del tempo, il suo valore non è più derivato da questo, ma piuttosto dalla conservazione di valore. La sua scarsità e l’aumento della domanda di mercato sono alla base di questo cambiamento.
Come bene digitale, è già stato usato come copertura contro l’inflazione e l’incertezza geopolitica: Ira-USA, Cina-USA e Venezuela. L’archiviazione digitale, la facile accessibilità e la popolarità hanno reso possibile che Bitcoin diventi il prossimo ‘’oro’’.
COINVOLGIMENTO ISTITUZIONALE
La gente della finanza tradizionale non può sopportare di vedere qualcosa salire di valore con l’aumento della domanda e non essere coinvolti. L’unica cosa che li ha fermati è stata la paura di danneggiare la loro reputazione.
Arthur Hayes lo ha spiegato chiaro e semplice in uno degli ultimi blog di BitMEX. Il “rischio di carriera” ha trattenuto molti investitori dall’investire in Bitcoin. Perché se un investitore ci si diletta e si sbaglia solo, allora la sua carriera va nel cesso. Ma se si sbagliano tutti insieme per non investire in Bitcoin, allora va bene, non si può incolpare una sola persona.
Naturalmente, questa gente mediocre non influanza altri né mai hanno fatto nulla d’intrepido, semplicemente seguono il gregge. Solo pochi e rari “audaci” sono stati contrari e si sono guadagnati una reputazione in questo mondo. Paul Tudor Jones è andato contro il consenso generale nell’ottobre 1987, ha aperto posizioni al ribasso ed ha vinto alla grande. Questo atto di per se lo mise sotto i riflettori. Naturalmente, questo è stato poi rafforzato da rendimenti eccezionali nel corso degli anni. Jim Simons è un altro di questi audaci.
Quando questi capaci controtendenti sono entrati nel mercato dei Bitcoin, tutto d’un tratto il rischio di carriera, che incombeva per il cittadino medio, è scomparso. E cosí esplorare questo nuovo strumento finanziario è diventato accettabile.
Non faremo nomi, ma alcuni investitori di cui prima avevamo alta considerazione sono diventati “Bitcoin shills” proprio quando PTJ è entrato nel mercato. PTJ e RenTec hanno dato il via libera a Wall Street.
BITCOIN VS. ORO
Ci sono molti rischi associati alla speculazione sul prezzo futuro di Bitcoin, molti di più di quelli dell’oro. Con un rischio più alto, tuttavia, si può associare una ricavo potenzialmente più alto.
La novità di Bitcoin, la sua popolarità, i precedenti movimenti parabolici e ora il coinvolgimento degli “audaci”, insieme all’inflazione in arrivo, sta invogliando gli investitori ad essere più coinvolti nel mondo delle criptovalute.
Essendo questo solo l’inizio, vedremo che il confronto tra Bitcoin vs Oro per il primato sulle performance d’ investimento migliore, ci riserverà parecchie sorprese.